Si
parla sempre di polizia buona e polizia cattiva, di eroi ed assassini,
ma in realtà ognuno di noi è una persona, con le sue infinite
particolarità.
Parliamo quindi di persone, senza
categorizzarle, senza giudizi di valore, persone che decidono di
dedicare la loro vita, ho hanno deciso di farlo e adesso non possono
più, alla lotta per la giustizia, attraverso le più svariate forme di
resistenza alle ingiustizie o hai poteri dominanti, qualunque essi siano, dalla mafia allo Stato.
Parliamo di atti di violenza, perpetrati per fermare questi moti di
legalità e di resistenza, attuati da chi ha paura del cambiamento e
dell’uguaglianza.
Ricordiamo che venti anni fa, un magistrato è
stato ucciso con la sua scorta a Palermo, in via D’Amelio, per fermare
la sua lotta.
Le persone non devono e non possono essere
dimenticate, soprattutto se uccise perché combattevano una lotta che
coinvolge tutti noi.
In ricordo di Paolo Borsellino, ucciso il 19 Luglio 1992.
la verita' è sparita con questa agenda
Dal libro di Enrico Deaglio, il diario della giornata della strage di via D'Amelio, vent'anni fa oggi
Il nuovo libro di Enrico Deaglio - “
Il vile agguato“
(Feltrinelli)
– è dedicato alle indagini sulla strage di via D’Amelio a Palermo in
cui fu ucciso il magistrato Paolo Borsellino assieme a cinque agenti
della sua scorta, il 19 luglio 1992. Il libro si conclude con una
“succinta cronologia degli ultimi cinquantasei giorni di vita di Paolo
Borsellino, compresi avvenimenti che avevano a che fare con lui, ma di
cui non era a conoscenza”. Il Post ha pubblicato in sequenza, assieme
al secondo capitolo del libro, la successione di quegli eventi, a vent’anni di distanza.
19 luglio, finalmente domenica
Paolo Borsellino è nella villa al mare di Villagrazia di Carini. Si
sveglia alle cinque, quando riceve una telefonata dalla figlia
Fiammetta in vacanza a Bali, Indonesia. Risponde dettagliatamente a una
professoressa di Padova che gli chiede: perché è diventano un giudice?
Che cos’è la Dia? Che cos’è la superprocura? Esce in mare e si fa un
bagno. Va a pranzo dal suo vecchio amico Peppe Tricoli, consigliere
comunale dell’Msi. Fa un sonnellino, ma in realtà non dorme, fuma.
Guarda in tv la tappa del Tour de France, perché è un appassionato di
ciclismo. Alle 16.40 comunica a tutti che va a prendere la madre in via
D’Amelio, il convoglio parte da Villagrazia e arriverà a destinazione
circa venti minuti dopo.
Vincenzo Scarantino si mette la tunica della confraternita religiosa
della Guadagna e bussa a quattrini nel suo quartiere. I fratelli
Graziano, costruttori edili, vanno a controllare il loro palazzo in
costruzione in via D’Amelio. Raffaele Ganci, il capomafia della Noce,
informa Salvatore Cancemi che Borsellino sarà ucciso prima che venga
sera.
Il numero tre del Sisde Bruno Contrada, che ha scelto di passare le
ferie a Palermo, passa la giornata con il suo vice Narracci sulla barca
di un confidente. Salvatore Vitale, l’inquilino del pianterreno,
presenzia al posteggio della Fiat 126, manda via i bambini che giocano
in strada e se ne parte con la famiglia per Castelbuono. Salvatore
Biondino dice a Giovanni Brusca che non è a disposizione perché “sotto
lavoro”. Giuseppe Graviano, preceduto da una decina di uomini che gli
fanno da staffette, si sistema nel giardino che chiude via D’Amelio con
un telecomando. Emanuela Loi, la ragazza poliziotto, prima donna in una
scorta, era in malattia a casa dei genitori in Sardegna con una febbre
da cavallo, ma è tornata al lavoro per senso di responsabilità.
La bomba esplode alle 16.58.
Il primo lancio dell’agenzia Ansa è delle 17.16.
ZCZC098/0A
B CRO S0A S41 QBKS
ATTENTATO DINAMITARDO A PALERMO
(ANSA) – PALERMO, 19 LUG – Un attentato dinamitardo è stato compiuto a
Palermo in via Autonomia Siciliana nei
pressi della Fiera del Mediterraneo. Vi
sono coinvolte numerose automobili e sono molti i feriti. Sul luogo
dell’esplosione che è stata avvertita ad alcuni chilometri di distanza,
sono confluite tutte le pattuglie volanti della polizia e dei
carabinieri. Sono state richieste autoambulanze da tutti gli ospedali.
Secondo le prime indicazioni della polizia, un magistrato sarebbe
rimasto coinvolto nell’attentato. (ANSA).
QU
19-LUG-92 17:16 NNNN
ZCZC099/0A
U CRO S0A S41 QBKS
ATTENTATO DINAMITARDO A PALERMO (2)
(ANSA) – PALERMO, 19 LUG – Sul luogo dell’attentato le autoambulanze
hanno raccolto decine di feriti per trasportarli negli ospedali della
Villa Sofia, del Cervello e del Civico. Tra i feriti vi è anche un
agente della polizia di stato che si pensa sia un agente di scorta. Uno
dei primi soccorritori ha segnalato di aver trovato per terra una mano.
La zona è sorvolata dagli elicotteri della polizia e dei carabinieri.
(SEGUE).
QU
19-LUG-92 17:23 NNNN
ZCZC104/0A
B CRO S0A S41 QBKS
ATTENTATO DINAMITARDO A PALERMO (3)
(ANSA) – PALERMO, 19 LUG – Sul luogo dell’esplosione giacciono a terra i corpi di quattro persone morte. (ANSA).
RED
19-LUG-92 17:55 NNNN
ZCZC102/0A
B CRO S0A S41 QBKS
ATTENTATO DINAMITARDO A PALERMO: FERITO GIUDICE BORSELLINO
(ANSA) – PALERMO, 19 LUG – Nell’attentato di Palermo è rimasto ferito,
secondo le prime notizie fornite dalla polizia, il giudice Paolo
Borsellino. Nella violenta esplosione di una automobile imbottita di
tritolo, sono rimaste coinvolte l’autovettura del magistrato e
le due blindate della scorta. (SEGUE).
QU
19-LUG-92 17:47 NNNN
ZCZC106/0A
U CRO S0A S41 QBKS
ATTENTATO A GIUDICE BORSELLINO
(ANSA) – PALERMO, 19 LUG – L’attentato al giudice Paolo Borsellino e
alla sua scorta (vedi Ansa 099/0A e seg) è avvenuto in via Mariano D’
Amelio, dove abitano la madre e la sorella del magistrato. L’esplosione è
stata violenta e oltre all’auto del giudice Borsellino, sono rimaste
coinvolte le due auto della scorta e un’altra decina di autovetture che
erano posteggiate lungo la strada. Il manto stradale è stato sconvolto
per una lunghezza di duecento metri. L’edificio vicino al quale è
avvenuta la deflagrazione dell’autobomba è rimasto danneggiato: muri
lesionati, alcune parti crollate, infissi di balconi e finestre divelti
fino al quinto piano. .
QU
19-LUG-92 17:58 NNNN
ZCZC269/0B
U CRO S0B S41 QBKS
ATTENTATO A GIUDICE BORSELLINO (2)
(ANSA) – PALERMO, 19 LUG – L’autobomba, una Fiat 600 imbottita
presumibilmente di tritolo, era stata parcheggiata davanti al numero 21
di via D’Amelio, dove abitano la madre e la sorella del giudice
Borsellino. Nella deflagrazione l’autobomba si è disintegrata e alcuni
rottami, dopo un volo di oltre cinquanta metri, sono andati a finire in
un giardino dietro un muretto. (SEGUE).
QU
19-LUG-92 18:18 NNNN
ZCZC116/0A
F CRO S0A S04 S41 S24 S90 S32 QBKS
MAFIA: STRAGE A PALERMO, UCCISO BORSELLINO
(ANSA) – PALERMO, 19 LUG – Il giudice Paolo Borsellino è rimasto ucciso
nell’attentato. Il suo corpo, completamente carbonizzato, con il
braccio destro troncato di netto, è nel cortile del palazzo dove
abitano la madre e la sorella. Non è stato ancora riconosciuto
ufficialmente, ma alcuni suoi colleghi, fra i primi ad accorrere sul
luogo dell’attentato, asseriscono che è “certamente” lui. (SEGUE).
QU
19-LUG-92 18:13 NNNN
ZCZC118/0A
B CRO S0A S41 QBKS
MAFIA: STRAGE A PALERMO, UCCISO BORSELLINO (2)
(ANSA) – PALERMO, 19 LUG – Fra le vittime è anche una donna, un’agente
di polizia che faceva parte della scorta del magistrato. Il suo corpo è
stato trovato nel giardino di un appartamento al piano terreno
dell’edificio. (SEGUE).
QU
19-LUG-92 18:19 NNNN
ZCZC129/0A
U CRO S0A S41 QBKS
UCCISO BORSELLINO
(ANSA) PALERMO 19 LUG – L’esplosione dell’autobomba (v. ANSA 098/0A) ha
provocato danni visibili all’edificio fino all’undicesimo piano. Due
coniugi, Mauro e Donata Bartolotta, che abitano al piano terreno
dell’edificio davanti al quale è avvenuta la strage, hanno reso questa
testimonianza: “C’è stato un boato terrificante che ci ha sbattuto a
terra; sembrava un fortissimo terremoto; non ci siamo resi conto di
quello che era accaduto se non subito dopo quando siamo fuggiti da casa.
Ci siamo salvati perché in quel momento eravamo in cucina, nella parte
retrostante dell’appartamento. Abbiamo visto persone che in preda al
panico si lanciavano dalle finestre del primo e secondo piano. Sulla
strada c’erano molte automobili in fiamme, c’era un fumo denso, molta
confusione, grida, feriti e morti. (SEGUE).
QU
19-LUG-92 18:46 NNNN ZCZC133/0A
U CRO S0A S41 QBKS
UCCISO BORSELLINO (2)
(ANSA) PALERMO, 19 LUG – Oltre al giudice Borsellino, nella strage
sarebbero rimaste uccise altre cinque persone. La notizia è stata data
sul luogo dell’attentato da un capitano dei vigili urbani in servizio
nella zona per regolare il traffico. Secondo informazioni della polizia,
i feriti sarebbero quattordici civili, alcuni dei quali in gravi
condizioni, e un agente. (SEGUE).
QU
19-LUG-92 19:00 NNNN
ZCZC137/0A
U CRO S0A S41 QBKS
UCCISO BORSELLINO (3)
(ANSA) PALERMO, 19 LUG – Il ministro dell’Interno, Nicola Mancino, e il
ministro della Giustizia, Claudio Martelli, sono attesi in serata a
Palermo. Il figlio del giudice Borsellino, Manfredi, venti anni, è stato
visto aggirarsi sul luogo della strage, tenendosi a distanza, nel
timore di dovere apprendere la terribile notizia. Lo ha visto Carmelo
Conti, ex presidente della Corte di appello, che lo ha stretto al petto
senza però profferire parola. Nessuno ancora gli ha detto la verità. In
via Mariano D’Amelio è anche giunto il suocero di Paolo Borsellino,
Angelo Piraino Leto, magistrato in pensione che a Palermo è stato
presidente della Corte d’appello. Lo accompagna, sorreggendolo
affettuosamente, il giudice Salvatore Scaduto. L’anziano magistrato
cammina lentamente fra le carcasse carbonizzate delle automobili
coinvolte nell’esplosione sussurrando ripetutamente: “Voglio andare da
Paolo, voglio vedere Paolo, portatemi da Paolo”. La moglie di Paolo
Borsellino è nella sua casa di via Cimarosa, in preda a malore. Continua
a chiedere a coloro che le stanno vicino notizie di Paolo, ma nessuno
ha finora ha avuto la forza di dirle la verità. (SEGUE).
QU
19-LUG-92 19:08 NNNN ZCZC141/0A
U CRO S0A S41 QBKS UCCISO BORSELLINO (4)
(ANSA) PALERMO, 19 LUG – Nella strage, oltre al giudice Paolo
Borsellino, sono rimasti uccisi cinque agenti della scorta. Sono:
Emanuela Loi, Agostino Catalano, Walter Cosina, Claudio Traina e
Vincenzo Li Muli. I feriti sono quindici, uno dei quali è l’agente della
polizia di stato Antonio Vullo. (SEGUE).
QU
19-LUG-92 19:21 NNNN
ZCZC164/0A
U CRO S0A S41 QBKS
UCCISO BORSELLINO (5)
(ANSA) PALERMO, 19 LUG – Specialisti della polizia e dei carabinieri
hanno ispezionato un edificio di fronte a quello dal quale stava uscendo
il giudice Borsellino quando è stato investito dall’esplosione
dell’autobomba. Dall’androne o da qualche altra zona di quell’edificio,
sarebbe stato possibile ad un osservatore vedere uscire il magistrato e
azionare il telecomando che ha dato l’impulso per l’esplosione. (SEGUE).
QU
19-LUG-92 19:52 NNNN
ZCZC177/0A
U CRO S0A S41 QBKS
UCCISO BORSELLINO (6)
(ANSA) PALERMO, 19 LUG – Due mani completamente carbonizzate sono state
trovate, tre ore dopo l’attentato, a settanta e cento metri
dall’epicentro dell’esplosione. I resti sono stati raccolti e inviati
all’istituto di medicina legale. (SEGUE).
KDE
19-LUG-92 20:14 NNNN
ZCZC216/0A
U CRO S0A S41 QBKS
UCCISO BORSELLINO (7)
(ANSA) PALERMO, 19 LUG – I corpi del giudice Paolo Borsellino e dei
cinque agenti di scorta rimasti uccisi nell’esplosione, sono stati
trasportati nell’istituto di medicina legale del Policlinico. (SEGUE).
KDE
19-LUG-92 21:14 NNNN
ZCZC244/0A
U CRO S0A S41 QBKS
UCCISO BORSELLINO (8)
(ANSA) PALERMO, 19 LUG – Nella stessa via Mariano D’Amelio, a pochi
metri di distanza in linea d’aria dal luogo dell’attentato, la polizia
aveva scoperto nel dicembre 1989 un “covo” utilizzato da Antonino
Madonia, figlio del boss Francesco, indicato come componente della
“cupola” mafiosa. Nell’appartamento gli agenti sequestrarono il
cosiddetto “libro mastro” delle estorsioni, con l’elenco dettagliato di
imprenditori e commercianti taglieggiati dalla cosca. Antonino Madonia
venne arrestato un mese dopo, in seguito alla scoperta di un altro
“covo” in via Imperatore Federico (SEGUE).
KDE
19-LUG-92 22:18 NNNN
ZCZC283/0A
U CRO S0A S41 R47 QBKS
UCCISO BORSELLINO: GLI AGENTI MORTI
(ANSA) PALERMO, 19 LUG – Dei cinque agenti della scorta di Borsellino
morti nella strage, tre erano di Palermo (Vincenzo Li Muli, Claudio
Traina e Agostino Catalano, di 22, 27 e 43 anni), Walter Cosina (28) di
Trieste ed Emanuela Loi (25) di Cagliari. Traina e Catalano, sposati,
avevano rispettivamente uno e tre figli. (ANSA).
http://www.ilpost.it/2012/07/19/gli-ultimi-56-giorni-di-borsellino-15/3/
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