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martedì 29 marzo 2011

presentazione del libro NATIVI DIGITALI di Paolo Ferri


presentazione del libro
NATIVI DIGITALI
di Paolo Ferri









Ora
giovedì 31 marzo · 10.30 - 12.30

Luogo

Creato da

Maggiori informazioni
Giovedì 31 marzo '11
ore 10.30, aula Crociera Alta
Università Statale di Milano
Via Festa del Perdono 7

...presentazione del libro
NATIVI DIGITALI
di Paolo Ferri
Bruno Mondadori, 2011

ne parleranno:

Paolo Ferri, autore, docente di Teoria e tecniche dei nuovi media e Tecnologie didattiche presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi Milano-Bicocca

Luca Tremolada, giornalista di Nova24 e Ilsole24ore;

http://www.laboratoriolapsus.it/2011/03/nativi-digitali/

Media digitali e comunicazione interattiva sono i fenomeni più eclatanti del mutamento sociale e dell’industria culturale all’inizio del nuovo millennio. Oggi gli iPad, gli eBook, così come gli smartphone, e i Tablet Pc, sempre connessi a Internet, assediano ogni giorno più da presso il regno della carta stampata gutenberghiana.Ma la nuova cultura digitale, cioè l’affermarsi di uno stile comunicativo orientato all’interazione, alla produzione di contenuti e alla condivisione, è stata accompagnata, durante gli ultimi vent’anni, dall’affacciarsi sulla scena di una nuova forma evolutiva dell’Homo sapiens: il “nativo digitale”.Chi sono i nativi digitali? Come comunicano? Come si relazionano al sapere? Nati e cresciuti all’ombra degli schermi interattivi, i Nativi sono simbionti strutturali della tecnologia, e le protesi tecnologiche che utilizzano dall’infanzia sono parte integrante della loro identità individuale e sociale. Fin da piccoli videogiocano, hanno un blog, e comunicano sui social network come Facebook o My Space. È con questa specie in via di apparizione che dovremo confrontarci noi immigranti digitali. Non sono nuovi barbari… Sono i nostri figli e sono, semplicemente, diversi.

Il sito di questo libro è www.natividigitali.info
Il sito dell’autore è www.paoloferri.net





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venerdì 25 marzo 2011

il mensile di Emergency

 il mensile di Emergency
Nasce "E", il nuovo mensile di Emergency. Parla del mondo e dell'Italia che vogliamo. Una rivista bella, utile e intelligente, che racconta storie vere e approfondisce l'attualità ispirandosi ai valori di Emergency: 
uguaglianza, solidarietà, giustizia sociale, libertà.

Chi ce lo fa fare


Una chiacchierata tra Gianni Mura e Gino Strada


Gino, chi ce lo fa fare?
«Potrei dare duecento risposte. La tua, direttore?».
Una sola: me l’ha chiesto la famiglia Strada e non potevo dire di no. E adesso, qualcuna delle tue duecento.
«La rabbia, la delusione, il vedere lo schifo che è l’Italia, la voglia di reagire, la voglia di avere qualche piccolo sogno, qualche speranza piccola piccola, alle cose grosse ormai non credo più. Almeno, smettere di essere inerti».
Concordo sulla piccola speranza. Tu vedi uno spazio?
«Non so se ci sia ancora uno spazio, una possibilità di recupero per un discorso culturale. Forse abbiamo aspettato troppo tempo e dire che l’Italia s’è imbarbarita è come offendere i barbari».
Cultura è una parola che fa paura.
«Almeno ci proviamo».
Adesso proviamo a definire il nostro mensile con due aggettivi. Comincio io. Ricordo che per il tuo primo libro, Pappagalli verdi, avevo usato due aggettivi, caldo e asciutto, che ti erano piaciuti, anche se potevano sembrare la réclame di un pannolino. Per il giornale, dico utile e bello. Utili i contenuti, belle le immagini ma anche la scrittura e prima ancora la pulizia della scrittura. Vorrei un giornale in cui tutti scrivono qual è senza apostrofo, in cui non si sbagliano le parole straniere, in cui c’è la stessa cura dei testi, dal grande reportage al piccolo box.
«Aggiungo un altro aggettivo: intelligente. L’intelligenza non è una qualità innata, la si coltiva. Quindi io vorrei un giornale che si facesse leggere, che facesse riscoprire il piacere della lettura e dell’informazione».
Emergency fin qui ha svolto un certo tipo di lavoro e ora si affida alla carta stampata. Ammetterai che è una posizione di minoranza, perché sulla carta stampata non punta più nessuno.
«Non sono un esperto di mercato e ammetto che è una posizione di minoranza. Credo però che la crisi della carta stampata non dipenda né dalla carta né dalla stampa, ma da quello che c’è scritto. Se si riesce a fare un giornale bello, utile e intelligente non è poca cosa, in un Paese in cui l’80 per cento degli abitanti e il 140 per cento dei politici ignora il congiuntivo».
La trasmissione di Fazio in cui Saviano monologa per tre quarti d’ora sui rifiuti a Napoli o sui preti coraggiosi in Calabria, cioè una tv anti-tv, l’hanno seguita nove milioni e più di italiani. Viene il sospetto che ci sia qualcosa di più d’una nicchia per un giornale fatto come il nostro, sospetto unito alla certezza che esiste un’altra Italia che non si ritrova né sulle prime né sulle ventiduesime pagine dei giornali.
«C’è sicuramente un’altra Italia non intossicata dall’informazione di regime. L’opera di distruzione è stata lunga, sistematica e, ahimé, molto efficace. Ma continuano a esistere persone perbene, coscienze vive che credono in una civiltà che riconosce, su un terreno comune, diritti comuni a tutti gli esseri umani. È quello che abbiamo scritto nel cosiddetto ‘manifesto di Firenze’, indicando il mondo che vogliamo. Ma anche l’Italia che vogliamo. Da ragazzo davo per scontate la persistenza di valori fondanti, la direzione che avrebbero scelto il mondo e l’Italia. Mi sbagliavo. E ho nostalgia di quei valori, e li vorrei ben vivi nel mondo che abiterà mio nipote Leone, che ha un anno, e i bambini come lui».
Penso che molto dipenda dalla progressiva scomparsa della classe operaia, che molto badava alla cultura e ai valori, e sapeva trasmetterli. Si era felici di includere, non fieri di escludere. Uguaglianza era una parola molto diffusa. Lo dico pensando a Sesto San Giovanni, dove siete nati tu e Teresa.
«Ricordo i discorsi dei miei genitori, a tavola: “Dobbiamo muoverci a pagare la bolletta della luce, sennò cosa dice la gente?”. Qualcosa si è rotto. Se poi un ministro va in tv a dire “evadere le tasse, che male c’è?”, qualcosa ancora si rompe».
Nei confronti dei valori, come l’onestà, c’è stata la stagione dell’indifferenza, ma adesso siamo all’irrisione aperta. «Guarda quello lì, crede nell’onestà: bel pirla».
«Non si insegna il bello della diversità, del fare il bene, dell’aiuto agli altri. E non c’è da stupirsene, in un Paese governato da uno sporcaccione e con un Parlamento pieno di delinquenti condannati, di papponi, di soubrette. Sarebbe strano il contrario. Ecco perché non si può restare a guardare».

Abbonarsi

Abbonamento Annuale

    * 40,00 € (Versione cartacea)
    * 20,00 € (Versione digitale)
    * 50,00 € (Versione Cartacea+Digitale)

Prezzo di copertina: 4,00 € Durata abbonamento: 11 numeri

Potete abbonarvi con pagamento online sul sito del nostro partner Picomax S.r.L.

Oppure, in contanti o con carta di credito e bancomat, durante le date del tour di Emergency “E tu che mondo vuoi?”

Oppure, una volta compilato il coupon dove troverete il numero di conto corrente postale e riferimenti bancari, spedirlo, con allegata la ricevuta di pagamento:

    * per posta a: E-IL MENSILE c/o Picomax S.r.l. viale Sondrio 7 – 20124 Milano
    * per fax: al numero 02 76340836
    * per e-mail a: abbonamenti@picomax.it

Per informazioni:

02 801534

segreteria@e-ilmensile.it

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giovedì 24 marzo 2011

L'Arte della Longevita' eBook

L'Arte della Longevita (eBook)

Ovvero, come capire che invecchiare è una vittoria e non una sconfitta
Vittorio Calogero
L'Arte della Longevita (eBook)
  • Prezzo € 4,90
    Articolo non soggetto a sconti
  • eBook - Pagine 126
  • Anno: 2010
  • Protezione: Watermark (cosa significa?)
  • Formati disponibili: PDF (4.4 Mb)

  • eBook Novità
  • Puoi leggere questo libro digitale sui seguenti dispositivi: PC, Mac Os, Linux, iPhone, iPad, Android, HTC, Blackbarry, eReaders



Questo eBook è consigliato:
  • A tutti i giovani fino a 99 anni
  • Alle persone che vogliono assumersi la responsabilità della propria salute
  • Alle persone che vogliono incontrare altri come loro, aperte alla risata, allacondivisione, al dialogo
  • A coloro che sono stufi di spendere soldi in medicine, integratori, pillole
  • A coloro che sono desiderosi di cambiare questa situazione, lasciarsi andare e proiettarsi nel futuro
  • Alle persone che hanno dei progetti, dei sogni nel cassetto e vogliono investire la propria energia per realizzarli
Questo eBook non è consigliato:
  • A chi crede che esista una pillola miracolosa che faccia sparire i dolori e che la salute si possa comprare in farmacia con o senza la ricetta del medico
  • A chi trova sempre delle scuse per rinviare la realizzazione di un progetto
  • A chi è disposto a sottoporsi ad un intervento di chirurgia plastica, per togliere dei presunti difetti fisici
  • A chi ha compiuto 100 anni, è autosufficiente, e continua a realizzare i propri sogni. Non ha bisogno dell'eBook



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Il Giardino dei Libri




Nataraja è la raffigurazione danzante di Shiva, una delle maggiori divinità indiane. Shiva qui viene immaginato danzante nell’eterno presente, è la sua danza che manifesta l’universo, lo preserva e lo dissolve, sotto i suoi piedi c’è un piccolo uomo Apasmarapurusa (“uomo senza memoria”) che è il simbolo dell’ignoranza umana.
I gesti della danza di Nataraja simboleggiano le cinque attività di Shiva (pañcakrtya). La creazione è rappresentata dal tamburo (dammaru), la protezione dal gesto di rassicurazione della mano (abhayamudra) con il palmo in fuori e le dita che puntano in alto, la distruzione dal fuoco agni, in un piccolo contenitore o direttamente nel palmo della mano, l’incarnazione del jiva (Io soggettivo) nel mondo dal piede saldo in terra, e infine la liberazione dal piede sollevato.
La sua figura è circondata da un anello di fiamme, il prabhamandala (movimento del cosmo) dove lui stesso ne è il centro. Questa tipo di danza, che è la più comune forma di rappresentazione di Nataraja, è chiamata, nei classici trattati sanscriti sulla danza, bhujangatrasa (tremore del serpente) e rappresenta l’intera ciclicità della manifestazione.

Statua In Ottone Shiva Nataraj

Altezza 17 cm - In ottone brunito
Statua In Ottone Shiva Nataraj
  • Prezzo € 43,00

  • Formato: Altezza 17 cm
  • Cod. Man06

  • Novità
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lunedì 21 marzo 2011

AUDIOLIBRI




L'editoria in questi ultimi anni ha conosciuto improvvise accelerazioni, cambiamenti di rotta, nuovi scenari e possibilità….

Uno di questi aspetti ci sembra degno di particolare attenzione: l’audiolibro.

L'audiolibro non è una semplice lettura speculare del libro; in realtà le qualità e le caratteristiche di un libro vengono esaltate dalla lettura per un completamento sensioriale dell'opera scritta, sonoro, musicale, ambientale oltre che vocale. Nondimeno, in alcune situazioni, gli audiolibri offrono qualcosa che un libro tradizionale non può offrire.

Ecco quindi 5 buoni motivi per avvicinarci all'ascolto di un audiolibro:

1. Compatibilità e fruibilità.
Gli audiolibri da scaricare sono in formato mp3; è possibile leggerli con tutti i device che supportano questo formato: pc, lettori mp3, iPod, iPhone, smartphone, stereo ed anche in auto. Tramite le funzionalità di questi apparecchi è possibile saltare da un capitolo all'altro, aggiungere segnalibri, riprendere l'ascolto da dove si era interrotto e ritrovare facilmente parti di brano.
2. Attenzione all'ambiente.
Non necessitano di carta per la produzione e gli acquisti si svolgono direttamente online. Puoi riceverlo nella tua casella email, quindi non necessita di spedizione fisica con grande risparmio in termini di trasporto e imballaggio.
3. Utilizzo dei tempi morti.
Le nostre giornate sono sempre molto intense e ci lamentiamo di non avere tutto il tempo che vorremmo da dedicare alla lettura. L'audiolibro ti permette di ottimizzare i tempi. Immagina di ascoltare un libro motivazionale mentre ti rechi in auto da un cliente ed un leggero romanzo al ritorno a casa.
4. Puoi “leggerli” al buio.
Puoi ascoltare un audiolibro di notte con le cuffie, mentre il tuo partner dorme al tuo fianco, senza disturbarlo. Non hai bisogno di luci e puoi, ad esempio, utilizzarlo durante la passeggiata notturna con il cane.
5. Garantiscono un esperienza multimediale.
Un audiolibro non è la mera ri-lettura del testo. Spesso l'audio è arricchito da effetti e vere proprie colonne sonore tali da rendere l'esperienza di ascolto assai interessante.

Ascoltare un audiolibro è una moderna e appagante esperienza da provare che non sostituisce la lettura tradizionale ma la arricchisce di interessanti sfumature.

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venerdì 18 marzo 2011

Contribuire alla cultura digitale in Italia con un eBook collettivo



Contribuire alla cultura digitale in Italia con un eBook collettivo

Si sente spesso parlare di digital divide, problemi di connessioni, mancanza di conoscenza di Internet, mancanza di strumenti e via dicendo. Ultimamente di questi argomenti se ne discute un po' ovunque e tutti si preoccupano delle infrastrutture, della tecnologia e delle problematiche tecniche che ruotano attorno a parole come fibra ottica o più semplicemente banda larga. Pochi però, veramente pochi, si sono accorti che il problema più grande, purtroppo, è ancora quello culturale.

La rete è divenuta uno straordinario strumento di relazione per costruire luoghi dove sperimentare nuovi modelli di socialità. Anche la storia deve fare i conti con il presente virtuale della comunicazione, ubiqua e in tempo reale. Basta guardare a quanto accade in tutto il Nord Africa e in Medio Oriente per comprendere la forza incredibile che il web ha ormai accumulato. In questi luoghi digitali super affollati – blog, social network, forum, sistemi di instant messaging – si è sviluppata e continua a crescere costantemente una potente interazione tra persone e organizzazioni, attraverso la partecipazione libera e lo scambio di informazioni e conoscenze che stanno dando vita alla nuova Cultura Digitale.

E' quindi necessario sensibilizzare chi ancora non è tecnologicamente avanzato, chi non ha dimestichezza con il digitale, chi vede Internet come un mezzo dal quale difendersi e, soprattutto, è importante far capire le evoluzioni, i benefici, i valori ed il contributo che la rete può dare alla nostra vita, individuale e collettiva.

Obiettivo dell'iniziativa, portata avanti da Fabio Lalli e Indigeni Digitali, è creare un libro gratuito da distribuire online e offline e che parli della "Cultura Digitale", di cosa significa per ognuno di noi. La modalità è semplice: fare un elenco di contributi dalla rete, aggregati assieme, utilizzando gli aggettivi che verranno inseriti per creare una tag cloud della cultura digitale.

La scadenza dell'operazione è fissata al 1 maggio 2011, data entro la quale bisogna raccogliere quanti più messaggi possibile da inserire nell'ebook che verrà pubblicato.

Per partecipare basta seguire questo link,http://culturadigitale.com/contribuisci connettendosi col proprio account di Facebook, e condividere il messaggio con l'hashtag #culturadigitale su Twitter.


Diffondiamo la
Cultura Digitale
in Italia

La rete, com’è ormai noto, è divenuta
uno straordinario strumento 
di relazione per costruire luoghi dove
sperimentare nuovi modelli di socialità.
In questi luoghi digitali – blog, social network, forum, 
sistemi di instant messaging
– si è sviluppata e continua a crescere costantemente 
una forte interazione tra persone attraverso
la partecipazione libera
e lo scambio di informazioni e conoscenze 
che hanno dato vita alla Cultura Digitale.
Attraverso il contributo della rete, 
vogliamo costruire un eBook Gratuito 
che raccolga il significato di Cultura Digitale.
Come partecipare? 
Semplicemente effettuando l'autenticazione
con Facebook 
e compilando il modulo che si presenterà.

Grazie, aspettiamo per il tuo contributo!


Attenzione: il modulo verrà chiuso il 1 Maggio


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Inganno Padano, la vera storia della Lega Nord


Inganno Padano, la vera storia della Lega Nord, presentazione del libro



Ora
venerdì 25 marzo · 18.30 - 21.30

Luogo
Borgo S. Frediano 20/r, Firenze

Creato da

Maggiori informazioni
“INGANNO PADANO - La vera storia della Lega Nord”
di Fabio Bonasera e Davide Romano
Prefazione di Furio Colombo - Edizioni LA ZISA
sarà presentato con la partecipazione dell’autore

DAVIDE ROMANO

Venerdì 25 Marzo 2011 – alle ore 18,30
LIBRERIA LA CITE’
Firenze - Borgo San Frediano, 20/r

Coordina
Nicola CIRILLO - Forum Cultura SEL Firenze

Intervengono
Riccardo LAZZERINI - Capogruppo SEL Provincia di Firenze
Luisa SIMONUTTI - Assemblea Nazionale SEL
Rinaldo RINALDI - Coordinamento Provinciale SEL Responsabile Cultura

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Pappagalli verdi , Gino Strada



Pappagalli verdi. 

Cronache di un chirurgo di guerra.

 Gino Strada, Feltrinelli 2000

In "Pappagalli verdi. Cronache di un chirurgo di guerra", Gino Strada racconta dieci anni di lavoro in Afganistan, Somalia, Ruanda, Bosnia a fianco delle vittime delle guerre e delle mine antiuomo. Ricordi e annotazioni private si intrecciano a riflessioni sul lavoro di chirurgo di guerra e sulla guerra, senza retorica.
Il libro, che nel 1999 ha vinto il premio Internazionale Viareggio-Versilia, ha venduto in Italia oltre 400.000 copie ed è stato tradotto in francese, tedesco, coreano e giapponese.
L'edizione economica è disponibile sui banchetti di Emergency e nelle librerie al prezzo di € 6,50.
Nel novembre 2004, "Pappagalli Verdi" è stato pubblicato in inglese (ed. Charta) con il titolo di "Green Parrots", con una prefazione dello storico americano Howard Zinn e una postfazione di Gino Strada.

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lunedì 14 marzo 2011

UN MONDO CHE NON ESISTE PIÙ , Tiziano Terzani



UN MONDO CHE NON ESISTE PIÙ.



Tiziano Terzani non faceva solo il giornalista, ma anche il fotografo e spesso accompagnava i suoi reportage con i propri scatti. L’immagine è un’esigenza, diceva, lì dove le parole da sole non bastano. Quelle foto le rinchiudeva poi in grandi casse sperando di riuscire un giorno a riorganizzarle. Sua l’idea di farne un libro, come suoi sono i testi, editi e inediti, che affiancano le fotografie. Vedremo così finalmente luoghi e volti descritti nei suoi libri, l’oriente misterioso: «Ci andai in cerca dell’altro, di tutto quello che non conoscevo, all’inseguimento d’idee, di uomini, di storie di cui avevo solo letto». Rapporti semplici, belli, veri, con persone incontrate per caso oppure con re, guerriglieri o religiosi. Quasi fosse un film, vedremo Terzani addentrarsi in bicicletta nella Cina degli anni Ottanta o andare su un cavallo a trovare il mago-guaritore del Mustang, tra rovine dell’antico e simboli, spesso inquietanti, del moderno. Scatto dopo scatto, si segue il suo percorso che dal dramma della guerra e dai grandi avvenimenti della Storia lo conduce fino al suo rifugio di quiete nell’Himalaya. Una narrazione in fotografie e testi, due linguaggi che qui si fondono dandoci il ritratto di un’Asia appassionatamente vissuta, ma anche un ritratto di lui stesso. Un libro che fa venir voglia di nuove mete, non solo geografiche.

http://www.tizianoterzani.com/index.php?option=com_content&view=category&layout=blog&id=16&Itemid=20


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giovedì 10 marzo 2011

XENA ORGANIZZA WORKSHOP SUL TEMA DELLA SCRITTURA CREATIVA

 

 

GIARDINI DI PAROLE COLTIVIAMO 

L’ESPRESSIVITÀ E LA COMPETENZA LINGUISTICA



Ora
lunedì 1 agosto alle ore 0.00 - 06 agosto alle ore 0.00

Luogo
Regione Veneto. Area: Padova

Creato da

Maggiori informazioni
L’ASSOCIAZIONE XENA ORGANIZZA UN WORKSHOP SUL TEMA DELLA SCRITTURA CREATIVA CHE HA COME OBIETTIVI PRINCIPALI:

• LO SVILUPPO DELLA LIBERTÀ E SICUREZZA ESPRESSIVA E RELAZIONALE
• L’ARRICCHIMENTO DELL’IMMAGINARIO INDIVIDUALE E LA VALORIZZAZIONE DELLA CREATIVITÀ
• IL POTENZIAMENTO DELLE ABILITÀ NELLA LINGUA ITALIANA PARLATA E SCRITTA.
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QUESTO WORKSHOP È APERTO A PERSONE DI TUTTE LE ETÀ (A PARTIRE DAI 18 ANNI) INTERESSATE A RELAZIONARSI ALL'INTERNO DI UN GRUPPO ETEROGENEO PER LINGUA, CULTURA, STILE DI VITA E A LAVORARE CREATIVAMENTE SULLA LINGUA E SULLA REALTÀ, A PARTIRE DALLA LETTURA E DALLA SCRITTURA DI POESIE.

PER ACCEDERE ALLA SELEZIONE È NECESSARIA UNA CONOSCENZA DELLA LINGUA ITALIANA CHE CORRISPONDA ALMENO AL LIVELLO B1 DEL QUADRO DI CERTIFICAZIONE EUROPEO.

LE SPESE DI VITTO E ALLOGGIO, DEL VIAGGIO E DELLE LEZIONI DEL WORKSHOP SONO FINANZIATE DA FONDI EUROPEI PER LE PERSONE RESIDENTI NEI:

• 27 STATI MEMBRI DELL'UNIONE EUROPEA (AD ECCEZIONE DELL’ITALIA);
• PAESI SEE/EFTA: ISLANDA, LIECHTENSTEIN, NORVEGIA, SVIZZERA (3);
• PAESI CANDIDATI: CROAZIA (4), TURCHIA.

DATE E LUOGO

DATE: IL PROGETTO VERRÀ REALIZZATO DAL 1 AL 6 AGOSTO
(ARRIVI IL 31 LUGLIO E PARTENZE IL 7 AGOSTO).
LUOGO: REGIONE VENETO - AREA DI PADOVA E VENEZIA. INFORMAZIONI PIÙ DETTAGLIATE SUL LUOGO VERRANNO FORNITE DA METÀ MAGGIO 2011.

COME ISCRIVERSI

IL MODULO DI ISCRIZIONE SARÀ DISPONIBILE DAL 14 FEBBRAIO AL 27 MARZO 2011 E POTRÀ ESSERE SCARICATO DAL NOSTRO SITO: WWW.XENA.IT.
DOVRÀ ESSERE MANDATO VIA E-MAIL ALL’INDIRIZZO STAGEXENA@XENA.IT CON UNA FOTO E CON RICHIESTA DI CONFERMA DI RICEZIONE ENTRO LE DATE INDICATE.

ISTRUZIONI PER PARTECIPANTI ITALIANI

PER LA CANDIDATURA DA PARTE DEGLI INTERESSATI RESIDENTI IN ITALIA VALE QUANTO INDICATO PER I CANDIDATI STRANIERI, AD ECCEZIONE DELLE CONDIZIONI FINANZIARIE. LA COMMISSIONE EUROPEA INFATTI NON STANZIA BORSE PER QUANTI RISIEDONO NEL PAESE DI REALIZZAZIONE DEI WORKSHOP; PERTANTO VERRÀ RICHIESTA UNA QUOTA DI PARTECIPAZIONE E SARÀ NECESSARIO CHE SOSTENGANO AUTONOMAMENTE EVENTUALI COSTI DI VITTO, ALLOGGIO E SPOSTAMENTI. INFORMAZIONI DETTAGLIATE SU QUESTE VOCI VERRANNO FORNITE NEI PROSSIMI MESI.

GIARDINI DI PAROLE
COLTIVIAMO L’ESPRESSIVITÀ E LA COMPETENZA LINGUISTICA

XENA ORGANIZES A WORKSHOP ON THE SUBJECT OF CREATIVE WRITING WHICH MAIN GOALS ARE:

• THE ENRICHMENT OF THE INDIVIDUAL IMAGINATION AND CREATIVITY ENHANCEMENT
• THE DEVELOPMENT OF FREEDOM AND SECURITY BY EXPRESSIVE AND RELATIONAL WAY
• UPGRADING OF SKILLS IN WRITTEN AND SPOKEN ITALIAN.

THIS WORKSHOP IS OPEN TO PEOPLE OF ALL AGES (OVER 18) INTERESTED IN RELATIONSHIPS WITHIN A GROUP OF PEOPLE OF DIFFERENT LANGUAGE, CULTURE AND LIFESTYLE, AND IN WORKING CREATIVELY ON LANGUAGE AND REALITY, STARTING BY READING AND WRITING POEMS.

TO ENTER THE SELECTION APPLICANTS ARE REQUIRED TO HAVE A KNOWLEDGE OF ITALIAN CORRESPONDING AT LEAST TO LEVEL B1 OF THE FRAMEWORK OF THE EUROPEAN CERTIFICATION.

THE LIVING EXPENSES, TRAVELLING AND THE WORKSHOP ACTIVITIES WILL BE COVERED BY
EU FUNDS.

FROM 10 TO 16 RESIDENTS LIVING IN:
• 27 EU MEMBER STATES (EXCEPT ITALY)
• EEA / EFTA COUNTRIES: ICELAND, LIECHTENSTEIN, NORWAY, SWITZERLAND (3)
• CANDIDATE COUNTRIES: CROATIA (4), TURKEY

DATE AND VENUE

DATE: THE PROJECT WILL TAKE PLACE FROM THE 1ST OF AUGUST TO THE 6TH OF AUGUST (ARRIVALS ON THE 31ST OF JULY, DEPARTURES ON THE 7TH OF AUGUST).
LOCATION: VENETO REGION - PADUA AND VENICE AREA - MORE DETAILED INFORMATION WILL BE PROVIDED BY MID-MAY 2011.

HOW TO APPLY

THE APPLICATION FORM WILL BE AVAILABLE FROM FEBRUARY 14 TO MARCH 27, 2011 AND CAN BE DOWNLOADED FROM OUR WEBSITE: WWW.XENA.IT.

IT HAS TO BE SENT VIA E-MAIL WITHIN THE DEADLINE TO THE ADDRESS STAGEXENA@XENA.IT, WITH A PHOTO AND REQUESTING CONFIRMATION OF RECEIPT.



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mercoledì 9 marzo 2011

ebookgratis


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martedì 8 marzo 2011

L'uomo nero esiste , Libro di Cinzia Lacalamita



L'uomo nero esiste - Libro di Cinzia Lacalamita (Aliberti Editore)


Prefazione

Ogni volta che una donna raggiunge una posizione di vertice, questo dà forza a tutte le altre donne perché dimostra, con i fatti, che davvero non c’è nulla che noi non possiamo fare come, e qualche volta anche meglio, degli uomini. Tuttavia è strano che, nel terzo millennio e nel cuore dell’Occidente evoluto, dobbiamo ancora riflettere su questo. Vien proprio in mente il proverbio della nonna per cui non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. Tradotto, non si tratta di dimostrare un fatto, ma di rendere impossibile la malafede di chi lo nega. E questo non è solo un problema logico, o strategico, o di comunicazione, questa è una vera questione morale.
Essere donna, da un punto di vista professionale, può essere un vantaggio, se ti lasci usare da chi ti ha assunta come un semplice e rassicurante specchietto per le allodole. Ma se ti metti a battere il ferro come un fabbro, perché vuoi avere un ruolo attivo, perché vuoi contare, allora sicuramente diventi un grosso guaio.

Una donna che prende decisioni davvero autonome è una seccatura da mettere a tacere al più presto e, forse proprio per questo, non conosco nessuna donna che non si sia dovuta difendere dalla prepotenza. Io stessa sono stata oggetto di violenza verbale, fisica e psicologica: non c’è una grande differenza fra le tre. Personalmente, non sempre ho risposto con l’energia che sarebbe stata necessaria. Qualche volta ho usato la mia tenacia per sopportare senza soccombere, invece che per reagire, e questo le donne lo sanno fare troppo bene.

Alla fine dei conti questa è la forza che tiene insieme la società e impedisce che tutti i conflitti ne generino altri, ma ha un costo esistenziale enorme. Quando ero più giovane, m’immaginavo di poter dare un pugno, e bello forte, ad alcune persone da cui sapevo di avere subìto una violenza. Ora ho una pelle abbastanza resistente e non ci penso più. Ma se c’è un regalo di benvenuto per quelli che entrano in paradiso, mi piacerebbe che il Signore mi permettesse di farlo. Come arrivo, un pugno. E poi un altro, facciamo un altro paio. Poi basta, per l’eternità: sarebbe uno splendido inizio di vita eterna.

Ma torniamo al mondo terreno. Quando si tratta di mettere freno alla violenza sulle donne, bisogna confrontarsi con la politica e i media: soprattutto con questi ultimi, che sono spesso ipocriti e tollerano gli abusi. Non mi riferisco solo all’esibizione di donne “velinate”, ma all’impudente continua insinuazione dell’idea che i rapporti fra le persone ruotino attorno al sesso e debbano essere letti e spiegati soltanto da quel punto di vista. Non è così, questo è il punto di vista dei maschi, non l’unico.

La politica, dal canto suo, ha prodotto la legge sullo stalking e quella sulla prostituzione, che hanno il merito, come troppo raramente accade, di spostare l’attenzione dal piano sessuale, ancorché patologico, a quello della violenza o prevaricazione tout court. Cioè non si tratta di abusi a sfondo sessuale, ma di abusi e basta.

C’è da dire che, per quanto riguarda le condanne, pur non essendo un tecnico della giurisprudenza, mi rendo conto che sono senz’altro troppo lievi. M’impressiona la noncuranza su questo punto da parte di tanti magistrati, che sembrano valutare solo o essenzialmente le possibilità di ravvedimento di un violento o prepotente e mai il rischio reale per chi è costretto a stargli accanto. E, a parte il rischio, c’è la certezza di un pesantissimo stress e di una pessima qualità della vita. Ma questo, a volte, sembra che proprio non importi a nessuno.

Si ha l’impressione che ai carnefici si trovi sempre una giustificazione. I familiari di molte donne uccise, a tal proposito, lamentano la mancanza della certezza della pena. Immaginiamo di avere a che fare con dei ladri, anziché con degli assassini: chi avrebbe la faccia tosta d’imporre a una vittima di furto di condividere le chiavi di casa con il suo rapinatore, perché tutto sommato non si può essere certi che rubi di nuovo? Nessuno.

Eppure, con chi uccide questa logica non viene applicata ed è, purtroppo, l’ennesima dimostrazione di una condizione di violenza strisciante, che ritiene socialmente accettabile quello che, viceversa, è un costo personale iniquo. Finché a pagare
sono le donne, in fondo, quelli che devono stare tranquilli ci stanno.

Concludo con un messaggio rivolto a tutte le donne che ogni giorno subiscono violenza dal proprio partner: mandatelo al diavolo. Subito. Fidatevi di Telefono rosa e delle altre istituzioni serie. Non lasciatevi ricattare. Non sentitevi in colpa con i figli: se sono troppo piccoli per capire, e questo vi fa soffrire, ricordatevi che vivete anche per loro e un giorno vi saranno grati per la scelta fatta.
Ai familiari delle vittime di violenza, invece, mi sento di dire che posso solo pregare per loro e, laicamente, sperare che ritrovino il coraggio di credere nello Stato. E posso spendere il mio impegno di cittadina perché le istituzioni che, come dimostrato dalle testimonianze di questo libro, a volte deludono, siano all’altezza del bisogno che tutti noi abbiamo di esse. Posso farlo con la stessa dedizione che impiego nella onlus LTBF (Learn To Be Free), che altro non è che un atto d’amore, frutto dell’idea che si può provare ad aiutare gli altri a essere un poco più felici, alleviando almeno la pressione del non avere un lavoro. Il lavoro non è solo mezzo di sostentamento, è anche espressione della personalità. Non poter lavorare significa, prima di tutto, non sentirsi vivi: anche questa è una forma di violenza subita.

Irene Pivetti

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venerdì 4 marzo 2011

Vieni via con me , Roberto Saviano


Vieni via con me
Roberto Saviano

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Otto capitoli, otto storie, un ritratto unico dell'Italia di oggi firmato dall'autore del bestseller internazionale Gomorra. Roberto Saviano scava dentro alcune delle ferite vecchie e nuove che affliggono il nostro Paese. Il mancato riconoscimento del valore dell'Unità nazionale, il subdolo meccanismo della macchina del fango, l’espansione della criminalità organizzata al Nord, l'infinita emergenza rifiuti a Napoli, le troppe tragedie annunciate. Accanto alla denuncia c’è anche il racconto – commosso e ammirato – di vite vissute con onestà e coraggio: la sfida senz'armi di don Giacomo Panizza alla ’ndrangheta calabrese, la lotta di Piergiorgio Welby in nome della vita e del diritto, la difesa della Costituzione di Piero Calamandrei. Esempi su cui possiamo ancora contare per risollevarci e costruire un’Italia diversa. Ideato e condotto da Roberto Saviano e Fabio Fazio, Vieni via con me è stato l'evento televisivo dell’anno, più seguito delle partite di Champions League e dei reality show. Ora Vieni via con me è un libro che rende di nuovo accessibili al pubblico queste storie in una forma ampiamente rivista e arricchita. Facendole diventare, ancora una volta, storie di tutti.


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martedì 1 marzo 2011

Biblioteca, arrivano i libri a domicilio per chi si ammala

  

Biblioteca,

arrivano i libri a domicilio

per chi si ammala



Hai una gamba ingessata e ti piace leggere? Per motivi di salute non puoi muoverti da casa ma vorresti proprio consultare un libro? Non c’è problema! Il nuovo servizio gratuito di prestito a domicilio attivato dalla biblioteca “Angela Zucconi” di Anguillara, in collaborazione con la cooperativa In Itinere, va incontro al lettore “momentaneamente infortunato” che non può frequentare la biblioteca.
Il servizio di consegna, attivo dal 7 marzo, verrà svolto ogni due settimane, il lunedì dalle ore 9 alle ore 11, e basterà prenotare il libro desiderato entro il venerdì precedente al numero telefonico 06.99607548, per poi riceverlo tramite il personale della biblioteca.
Per aderire al servizio basta effettuare l’iscrizione alla biblioteca presentando un documento di identità, eventualmente anche durante la prima consegna a domicilio dei libri richiesti, durante la quale verrà consegnato anche il bollettino delle novità editoriali acquistate dalla biblioteca nell’ultimo anno, utile per orientarsi nella scelta dei titoli.
Per informazioni 06.99607548 oppure biblioteca@comune.anguillara-sabazia.roma.it

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